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Blocchi culturali alla creatività (paura del giudizio), ma anche emotivi e percettivi di Mario Bendin

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Mario Bendin* ha identificato tre principali tipi di blocchi che possono ostacolare la creatività:  blocchi emotivi ,  blocchi culturali  e  blocchi percettivi . Blocchi emotivi : Sono tipici di chi ha paura di sbagliare o del giudizio altrui, temendo che un’idea nuova possa farlo apparire stravagante o isolato. Blocchi culturali : Derivano dalla necessità di conformarsi ai modelli sociali e dalla tendenza a rifiutare il nuovo, affidandosi eccessivamente alle ricerche passate. Blocchi percettivi : Consistono nella difficoltà di scomporre un problema in elementi di base e nell’incapacità di andare oltre l’evidenza delle cose. Per superare questi blocchi, Bendin suggerisce di valorizzare le caratteristiche creative di ogni individuo all’interno di un gruppo. Questo può aiutare a creare un ambiente in cui le idee nuove sono benvenute e dove si può esplorare oltre l’ovvio. Altre strategie includono lavorare costantemente ogni giorno, finire ciò che si inizia, ottenere feedback e aggiustar

Insegnante di sostegno, caratteristiche, peculiarità.

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Il Professore Luigi D’Alonzo, Presidente della Società Italiana di Pedagogia Speciale, ordinario di Pedagogia Speciale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Direttore del CeDisMa (centro studi e ricerche sulla Disabilità e Marginalità) ha trattato l'argomento in oggetto in modo puntuale e accorto. Sottolinea il fatto che alla scuola si attribuisce una responsabilità sempre più maggiore all’interno della società in quanto si domanda ad essa di creare persone consapevoli e democratiche all’interno di una prospettiva pedagogica condivisa, credendo nello sforzo costante di realizzare una nuova casa educativa inclusiva, che migliori la vita dei docenti e soprattutto degli allievi. La storia legislativa italiana è caratterizzata da varie tappe nel percorso verso l’inclusione. Si pensi alla Legge 118/71 la quale all’art. 28 disciplina il tema importantissimo della frequenza scolastica, intesa come principio dell’inserimento degli alunni con disabilità in classi nor