obsolescenza programmata
articolo interamente tratto da ilpost.it Nel 1932 il mediatore immobiliare statunitense Bernard London propose che fosse imposta per legge una scadenza per i prodotti di consumo, non solo alimentari, in modo da stimolare i consumi e accelerare l’uscita degli Stati Uniti dalla crisi dovuta alla Grande depressione. La sua proposta di una “obsolescenza pianificata” divenne materia di studio e di analisi da parte di numerosi economisti, e ancora oggi a oltre 80 anni di distanza si parla di questa pratica e delle società che secondo alcuni la adottano, per indurre i loro clienti ad acquistare le ultime versioni dei prodotti, soprattutto in ambito tecnologico. In un articolo sul New York Times, la giornalista economica Catherine Rampell, riprende l’argomento dell’obsolescenza programmata e le teorie complottiste che le orbitano intorno usando come esempio Apple, che ha da poco presentato due nuovi iPhone e iOS 7, l’ultima versione del suoi sistema operativo per i dispositivi mobili. Ramp