Fondamenti Pedagogici per il TFA Sostegno per un veloce ripasso



 • Biesta, Gert

Pensiero essenziale: critica l’ossessione per la misurazione dei risultati e individua tre funzioni dell’educazione – qualificazione, socializzazione e soggettivazione – per formare cittadini democratici e autonomi.

Opere principali: Beyond Learning: Democratic Education for a Human Future (2006); Good Education in an Age of Measurement (2010).

Periodo: attivo dagli anni ’90 a oggi.


• Bruner, Jerome S.

Pensiero essenziale: learning by discovery, spiral curriculum (ripresa dei concetti a livelli crescenti) e scaffolding (assistenza strutturata dell’adulto per estendere la zona di sviluppo prossimale).

Confronto con Piaget e Vygotskij: come Piaget valorizza la scoperta attiva, come Vygotskij pone l’accento sull’interazione sociale; la spirale di Bruner integra questi approcci in un percorso ciclico.

Opere principali: The Process of Education (1960); Towards a Theory of Instruction (1966).

Periodo: attività dal Dopoguerra agli anni 2000.


• Decroly, Ovide

Pensiero essenziale: “centri di interesse” basati sui bisogni e curiosità del bambino, promuovendo un apprendimento globale e per progetti.

Opera principale: L’enfant et la vie (1929).

Periodo: primi decenni del Novecento.


• Dewey, John

Pensiero essenziale: la scuola come laboratorio di democrazia; apprendimento come esperienza riflessiva, problem solving e cooperazione; educare è partecipare attivamente alla vita sociale.

Opere principali: Democracy and Education (1916); Experience and Education (1938).

Periodo: fine Ottocento–metà Novecento.


• Freinet, Célestin

Pensiero essenziale: pedagogia del lavoro cooperativo con stampa a scuola, giornale degli alunni e laboratori concreti; educazione come produzione condivisa e democrazia di classe.

Opere principali: L’Éducation du travail (1947); Méthodes naturelles (1963).

Periodo: anni ’20–’60.


• Freire, Paulo

Pensiero essenziale: critica il modello “bancario” dell’insegnamento, propone la coscientizzazione tramite dialogo e prassi riflessiva; educazione come atto politico di liberazione.

Opera principale: Pedagogia degli oppressi (1970).

Periodo: anni ’60–’90.


• Giroux, Henry

Pensiero essenziale: pedagogia critica che analizza il ruolo di cultura e media nella formazione dell’identità; sostiene un’educazione pubblica («public pedagogy») per alimentare resistenza critica e impegno civico.

Opere principali: Theory and Resistance in Education (1983); Border Crossings: Cultural Workers and the Politics of Education (1992).

Periodo: dagli anni ’80 a oggi.


• Kolb, David A.

Pensiero essenziale: ciclo dell’apprendimento esperienziale – esperienza concreta, osservazione riflessiva, concettualizzazione astratta, sperimentazione attiva – chiave per laboratori e tutoraggio.

Opera principale: Experiential Learning: Experience as the Source of Learning and Development (1984).

Periodo: dagli anni ’80 a oggi.


• Malaguzzi, Loris

Pensiero essenziale: bambino protagonista competente nel progetto Reggio Emilia; uso di documentazione, atelier, relazioni di gruppo e “cento linguaggi” per esprimere pensiero ed emozioni.

Opera principale: The Hundred Languages of Children (1998, a cura di).

Periodo: anni ’60–’90.


• Milani, Don Lorenzo

Pensiero essenziale: pedagogia della cura (“I care”), inclusione ed alfabetizzazione critica; insegnante complice nella lotta per i diritti e la giustizia sociale.

Opere principali: Lettera a una professoressa (1967); Esperienze pastorali (1964).

Periodo: anni ’60.


• Montessori, Maria

Pensiero essenziale: “mente assorbente” del bambino, ambiente preparato come “maestro silenzioso” e autoeducazione guidata da materiali specifici e periodi sensibili.

Opere principali: Il metodo della pedagogia scientifica (1909); Educazione e pace (1949).

Periodo: primi del Novecento–metà Novecento.


• Noddings, Nel

Pensiero essenziale: pedagogia della cura, distinzione tra cura “ricevuta” e “offerta”, relazioni educative basate su empatia, dialogo e responsabilità reciproca.

Opere principali: Caring: A Relational Approach to Ethics and Moral Education (1984); Philosophy of Education (1995).

Periodo: dagli anni ’80 al 2022.


• Pestalozzi, Johann Heinrich

Pensiero essenziale: educazione naturale che integra testa, cuore e mani; affetto e osservazione diretta come basi per lo sviluppo integrale del bambino.

Opere principali: Lettere sull’educazione elementare (1801); Guida per le madri (1803).

Periodo: fine Settecento–primo Ottocento.


• Piaget, Jean

Pensiero essenziale: stadi di sviluppo cognitivo (sensorimotorio, preoperatorio, operatorio concreto, formale); apprendimento come costruzione attiva tramite assimilazione e accomodamento.

Confronto con Vygotskij e Bruner: differenzia mente e maturazione biologica, valorizza un linguaggio strumentale (meno centrale) e punta sulla ricostruzione autonoma del bambino, in contrasto con l’accento sociale di Vygotskij e il percorso curricolare ciclico di Bruner.

Opere principali: La construction du réel chez l’enfant (1937); Biologie et connaissance (1967).

Periodo: anni ’20–’70.


• Rogers, Carl R.

Pensiero essenziale: approccio centrato sulla persona; apprendimento come processo di autorealizzazione in un clima empatico, fondato su congruenza e accettazione incondizionata.

Opere principali: On Becoming a Person (1961); Freedom to Learn (1969).

Periodo: anni ’60–’80.


• Steiner, Rudolf

Pensiero essenziale: pedagogia Waldorf antroposofica in cicli di sette anni, integrando arte, musica e ritmi quotidiani per armonizzare pensiero, sentimento e volontà.

Opere principali: Pedagogical Sketches (1924); Education as a Force for Social Change (1924).

Periodo: primi decenni del Novecento.


• Vygotskij, Lev S.

Pensiero essenziale: teoria storico-culturale dell’apprendimento; cognizione mediata da segni e strumenti sociali; ZSP (zona di sviluppo prossimale) e scaffolding come leve per estendere le potenzialità.

Confronto con Piaget e Bruner: a differenza di Piaget pone il primato sull’interazione sociale e culturale, e pur condividendo con Bruner l’uso dello scaffolding, lo interpreta come processo di internalizzazione culturale piuttosto che come guida curricolare ciclica.

Opere principali: Pensiero e linguaggio (1934); Mind in Society (1978, postumo).

Periodo: anni ’20–’30.

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