Il Caviardage, che cos'è?

Si tratta un metodo di scrittura poetica ideato da Tina Festa, che porta a comporre una poesia nascosta attraverso un processo creativo che parte da una pagina già scritta. Nello specifico il termine “caviardage” si riferisce all’azione di censurare o sopprimere parti di un testo o di una pubblicazione. Originariamente, questa pratica consisteva nell’obliterare con inchiostro nero parole o passaggi in una pubblicazione o in un manoscritto. Oggi, il caviardage può essere applicato in modo più ampio per indicare la rimozione di contenuti considerati problematici, compromettenti o immorali, spesso sotto l’influenza di un’autorità censoria. Il caviardage, o censura, si realizza materialmente attraverso diversi metodi, a seconda del contesto e del supporto utilizzato. Ecco alcuni esempi: Inchiostro Nero: Tradizionalmente, si usava l’inchiostro nero per coprire le parole o le frasi da censurare su documenti cartacei. Etichette Adesive: Si possono applicare etichette adesive sulle parti da nascondere. Strumenti Digitali: In ambito digitale, si utilizzano software di elaborazione testi per rimuovere o nascondere informazioni sensibili, spesso con l’uso di rettangoli neri. Strappo o Taglio: A volte, le parti censurate vengono direttamente strappate o tagliate via dal documento. Immagine presa liberamente in rete dal sito:

Commenti

Post popolari in questo blog

Le 22 Metodologie didattiche più diffuse (elenco completo)

Normativa sull'inclusione. Le leggi e i decreti fondamentali in elenco.

(PARTE 1) Prova scritta TFA. Come si risponde alle domande? Tre scenari di possibile risposte alle prove in meno di 15 righe.