Continuità scolastica verticale ed orizzontale. Orientamento scolastico e docente tutor.
Il principio della continuità scolastica si articola in due dimensioni: la continuità verticale e la continuità orizzontale.
La continuità verticale si riferisce alla progressione logica e graduale degli studenti attraverso i diversi gradi di istruzione, assicurando che ci sia una coerenza nei contenuti educativi e didattici. Questo tipo di continuità è fondamentale per garantire una transizione fluida tra i vari livelli scolastici, come ad esempio dalla scuola primaria alla secondaria.
La continuità orizzontale, invece, si concentra sulla collaborazione tra le scuole e il territorio, integrando il curricolo con le dinamiche economiche, sociali e culturali locali. Questo aspetto della continuità mira a creare un legame tra l’istituzione scolastica e il contesto in cui opera, valorizzando le risorse del territorio e promuovendo un arricchimento reciproco.
Per quanto riguarda i riferimenti normativi, la continuità scolastica è sostenuta da diverse normative italiane. Ad esempio, l’articolo 7 del D.P.R. 275/1999 permette alle scuole di promuovere autonomamente la continuità orizzontale, stipulando accordi con università, enti e associazioni locali. Altre fonti normative includono la Legge Delega n. 53/2003, il Decreto Legislativo n.59/2004 e le “Indicazioni per il curricolo” del D.M. del 31/07/2007.
L’orientamento scolastico gioca un ruolo chiave nel supportare gli studenti nelle loro scelte educative e professionali. L’orientamento in itinere si occupa di accompagnare gli studenti durante il loro percorso di studi, aiutandoli a comprendere le proprie capacità e interessi, e a ridurre il rischio di abbandono scolastico. L’orientamento in uscita, invece, si focalizza sul supportare gli studenti nella transizione verso l’istruzione superiore o il mondo del lavoro, fornendo loro gli strumenti necessari per affrontare queste nuove sfide.
L’orientamento promosso dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara consiste in una serie di iniziative e riforme previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Ecco i punti principali:
Moduli curriculari di orientamento: A partire dall’anno scolastico 2023/2024, le scuole secondarie di I grado e il primo biennio delle secondarie di II grado introdurranno 30 ore di orientamento, anche extra curriculari, per ogni anno scolastico. Per l’ultimo triennio delle secondarie di II grado, sono previste 30 ore curriculari per ogni anno.
E-Portfolio: Ogni modulo di orientamento prevede apprendimenti personalizzati che vengono registrati in un portfolio digitale. Questo strumento aiuta a integrare il percorso scolastico in un quadro unitario, accompagnando studenti e famiglie nella riflessione e nell’individuazione dei punti di forza dello studente.
Docente tutor: Ogni istituzione scolastica individua docenti di classe delle scuole secondarie di I e II grado per svolgere la funzione di tutor di gruppi di studenti. Questi docenti aiutano gli studenti a rivedere l’E-Portfolio personale e fungono da consiglieri per le famiglie nei momenti di scelta dei percorsi formativi o professionali.
Formazione dei docenti: L’orientamento diventerà una priorità strategica della formazione dei docenti di tutti i gradi d’istruzione, sia nell’anno di prova che in servizio.
- Risorse per l’orientamento: Fornisce strumenti per aiutare gli studenti a scoprire e valorizzare le proprie potenzialità e talenti.
- Informazioni sulle iniziative: Offre dettagli sulle iniziative che arricchiscono il percorso di studi.
- Servizi digitali innovativi: Include funzionalità per gestire facilmente i rapporti con la scuola.
Unica, in sostanza, mira a facilitare il processo di orientamento scolastico, rendendo più accessibili le informazioni e le risorse necessarie per una scelta educativa e professionale informata e consapevole.
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