John Bowlby e l'attaccamento



Bowlby era uno psicoanalista e psicologo britannico che si occupò dello studio delle relazioni emotive tra i bambini e le loro figure di riferimento, in particolare la madre. Bowlby sostenne che l’attaccamento è un bisogno biologico e innato dell’essere umano, che ha una funzione di sopravvivenza e di protezione. L’attaccamento influisce sullo sviluppo della personalità, sulle competenze sociali e sulla salute mentale del bambino.

Bowlby distinse quattro tipi di attaccamento, in base alla qualità della relazione tra il bambino e il caregiver: (valgono anche per i tipi di attaccamento di Ainsworth sotto)

  • Attaccamento sicuro: si forma quando il caregiver è sensibile, disponibile e responsivo ai bisogni del bambino. Il bambino si sente protetto, amato e fiducioso. Il bambino mostra un comportamento esplorativo, curioso e cooperativo. Il bambino cerca il contatto e il conforto dal caregiver in situazioni di stress o di paura.

  • Attaccamento insicuro evitante: si forma quando il caregiver è distaccato, indifferente o rifiutante nei confronti del bambino. Il bambino si sente respinto, trascurato e inadeguato. Il bambino mostra un comportamento indipendente, distaccato e poco emotivo. Il bambino evita o ignora il caregiver in situazioni di stress o di paura.

  • Attaccamento insicuro ansioso-ambivalente: si forma quando il caregiver è inconsistente, imprevedibile o invadente nei confronti del bambino. Il bambino si sente confuso, ansioso e insicuro. Il bambino mostra un comportamento dipendente, ambivalente e aggressivo. Il bambino cerca e rifiuta il contatto e il conforto dal caregiver in situazioni di stress o di paura.

  • Attaccamento insicuro disorganizzato: si forma quando il caregiver è fonte di paura, minaccia o abuso per il bambino. Il bambino si sente terrorizzato, disorientato e disperato. Il bambino mostra un comportamento contraddittorio, confuso e disorganizzato. Il bambino non ha una strategia di attaccamento chiara o coerente in situazioni di stress o di paura.

Bowlby individuò anche quattro fasi dello sviluppo dell’attaccamento, che vanno dalla nascita ai tre anni di età:

  • Fase pre-attaccamento (0-3 mesi): il bambino emette segnali (pianto, sorriso, vocalizzazioni) per attirare l’attenzione e la cura del caregiver, senza preferirne uno in particolare. Il bambino reagisce positivamente al contatto fisico e visivo con il caregiver.

  • Fase di attaccamento in formazione (3-6 mesi): il bambino inizia a riconoscere e a preferire il caregiver principale, ma accetta anche altri caregiver. Il bambino sorride e vocalizza di più con il caregiver principale e mostra segni di disagio con gli estranei.

  • Fase di attaccamento chiaro (6-24 mesi): il bambino stabilisce un legame forte e selettivo con il caregiver principale, che diventa la sua base sicura da cui esplorare il mondo. Il bambino mostra segni di ansia di separazione quando il caregiver si allontana o scompare. Il bambino cerca attivamente il contatto e il conforto dal caregiver in situazioni di stress o di paura.

  • Fase di attaccamento ricorsivo (24-36 mesi): il bambino sviluppa la capacità di comprendere i pensieri, i sentimenti e le intenzioni del caregiver e di adattare il suo comportamento di conseguenza. Il bambino accetta meglio le separazioni temporanee dal caregiver, purché siano prevedibili e spiegate. Il bambino mostra segni di reciprocità e di cooperazione con il caregiver.


Modelli Operativi Interni (MOI) di Bowlby.

I MOI sono delle rappresentazioni mentali che si formano nel corso dell’interazione tra il bambino e le figure di attaccamento, e che influenzano le future relazioni affettive e sociali. I MOI comprendono una rappresentazione di sé, dell’altro e della relazione tra sé e l’altro. I MOI sono influenzati dal tipo di attaccamento che il bambino sviluppa con le figure di riferimento, che può essere sicuro o insicuro. I MOI sono in parte consapevoli e in parte inconsci, e possono cambiare nel tempo in base alle esperienze.

Il report Maternal Care and Mental Health è un documento che Bowlby scrisse nel 1951 per conto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, come contributo al programma delle Nazioni Unite per il benessere dei bambini senza casa. In questo report, Bowlby espose i risultati delle sue ricerche sulle conseguenze della deprivazione materna, ovvero la mancanza o l’assenza di una relazione sicura e stabile tra il bambino e la madre, su vari aspetti dello sviluppo fisico, intellettuale, emotivo e sociale del bambino. Bowlby evidenziò come la deprivazione materna potesse causare gravi danni alla salute mentale del bambino, come ritardo mentale, disturbi della personalità, depressione, ansia, aggressività, delinquenza e criminalità. Bowlby sottolineò anche l’importanza di prevenire e curare la deprivazione materna, fornendo ai bambini privi di famiglia delle figure di attaccamento sostitutive, come ad esempio le famiglie adottive o affidatarie.

Opere più importanti: Cure materne e igiene mentale del fanciullo, Attaccamento e perdita

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