DSM cos'è e a cosa serve. Qual è il DSM attuale? in cosa si distingue dall'ICD?

Il DSM costituisce il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali; è uno dei principali sistemi nosografici per classificare i disturbi mentali. 

Ecco alcune informazioni sulle diverse edizioni del DSM:

  1. DSM-I (1952): La prima edizione, redatta dall’American Psychiatric Association (APA), si basava sulla classificazione ICD dell’OMS e includeva disturbi psichiatrici.
  2. DSM-II (1968): Una revisione che ampliò la lista dei disturbi mentali riconosciuti.
  3. DSM-III (1980): Introdusse un approccio più rigoroso e criteri operativi per la diagnosi.
  4. DSM-III-R (1987): Una versione rivisitata con alcune modifiche.
  5. DSM-IV (1994): Fornì criteri dettagliati per i disturbi mentali e introdusse il concetto di spettro autistico.
  6. DSM-IV-TR* (2000): Una revisione del DSM-IV con alcune correzioni.
  7. DSM-5 (2013): Rappresentò una svolta introducendo il concetto di spettro autistico e criteri dimensionali per la diagnosi.
  8. DSM-5-TR* (2023): Una versione revisionata del DSM-5.

* TR significa Text Revision, un'interpretazione rivista del DSM che mira a migliorare con precisione non solo l'inquadramento dei disturbi mentali, ma anche il linguaggio condiviso dalla comunità scientifica per raccontare questi disturbi

L’ICD (Classificazione Internazionale delle Malattie), prodotto dall’OMS, è un’alternativa al DSM e copre sia la salute mentale che la salute generale. L’ICD enfatizza il giudizio clinico e la descrizione qualitativa dei disturbi, mentre il DSM si concentra su criteri quantitativi e operativi.

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