Certificazione delle competenze nell'ambito scolastico
La certificazione delle competenze è un processo che valuta e riconosce le capacità di usare conoscenze, abilità e competenze personali, sociali e metodologiche. Questo strumento è fondamentale per l’orientamento e l’apprendimento permanente. Non fa riferimento solo all'ambito scolastico ma da esso parte. Nella scuola funge da complemento al documento di valutazione. Il certificato delle competenze ha lo scopo di attestare il grado di padronanza raggiunto dall’alunno in relazione agli assi culturali fondamentali: linguistico, matematico, scientifico-tecnologico e storico-sociale. La compilazione di esso avviene progressivamente durante gli anni dell’obbligo scolastico, concludendosi al termine del primo biennio o al completamento dell’obbligo stesso. L’istituto scolastico, attraverso questo processo, garantisce la validazione delle competenze basilari dello studente, delineando i livelli conseguiti in ciascun ambito culturale. La certificazione si rivela particolarmente cruciale quando lo studente richiede il trasferimento da un percorso di studi ad un altro, fungendo da ponte tra le diverse fasi educative.
Il modello di certificazione adottato è standardizzato su scala nazionale e si basa su un insieme uniforme di competenze che definiscono i programmi di studio sia del primo che del secondo ciclo d’istruzione. Questa uniformità è essenziale per tutti gli studenti, non solo per la prosecuzione degli studi ma anche per la costruzione di un progetto personale e per un inserimento attivo e consapevole nella società. Gli standard minimi per la certificazione delle competenze sono stati stabiliti dal Decreto Legislativo del 16 gennaio 2013, n. 13. Parallelamente, l’Unione Europea ha introdotto il Quadro europeo delle qualificazioni (EQF), inaugurato nel 2008, che serve come strumento per agevolare l’interpretazione e la comparazione delle qualifiche a livello nazionale. L’EQF prevede otto livelli di competenza, con il livello 1 come base e l’8 come apice. Inoltre, il Consiglio d’Europa ha ratificato la “Convenzione di Lisbona sul riconoscimento”, un accordo sancito a Lisbona nel 1997, che costituisce il principale strumento legale per il riconoscimento delle qualifiche accademiche in Europa, attualmente ratificato da 50 stati.
La certificazione delle competenze si articola attorno alle unità di apprendimento (UDA), che rappresentano aggregati significativi di competenze, abilità e conoscenze strutturanti il percorso educativo degli studenti. Questa certificazione documenta i risultati di apprendimento ottenuti, esprimendoli in termini di competenze, e dove non completamente sviluppate, in termini di abilità e conoscenze effettivamente acquisite dagli studenti ai vari livelli intermedi del loro percorso educativo, in linea con gli assi culturali che strutturano il curriculum di studi. Nel contesto dell’istruzione professionale, la certificazione delle competenze fornisce una descrizione dettagliata dell’approccio didattico adottato, focalizzandosi sulle UDA e rivelandosi particolarmente utile durante le transizioni tra i diversi percorsi di istruzione e formazione professionale. La documentazione delle competenze acquisite nel corso degli anni diventa un prerequisito per la trasparenza del percorso formativo individuale, facilitando il riconoscimento dei crediti formativi e supportando gli studenti nell’ottenimento di qualifiche o diplomi professionali. Le UDA sono il fulcro per la valutazione, la certificazione e il riconoscimento dei crediti formativi degli studenti, specialmente quando si tratta di passaggi tra diversi percorsi educativi e formativi. Questa certificazione è anche uno strumento prezioso per gli studenti che desiderano rientrare nel sistema educativo dopo aver interrotto i loro studi professionali. Al termine o durante i primi 3 o 4 anni di studio, le istituzioni scolastiche e formative accreditate considerano i crediti accumulati e certificati secondo le seguenti modalità:
- Certificazione delle competenze acquisite nel percorso formativo precedente, in relazione alle UDA.
- Bilancio delle competenze effettuato dalle istituzioni che accolgono gli studenti, basato anche su eventuali valutazioni iniziali.
- Progettazione e realizzazione di attività di inserimento e accompagnamento nel nuovo percorso educativo.
Il decreto legislativo del 13 aprile 2017, n. 61, regola la revisione dei percorsi dell’istruzione professionale in conformità all’articolo 117 della Costituzione. Gli studenti che hanno ottenuto la qualifica triennale possono optare per il quarto anno di istruzione professionale o proseguire con il quarto anno di istruzione e formazione professionale presso istituzioni scolastiche o formative accreditate per conseguire un diploma professionale tecnico. I diplomi di istruzione professionale, le qualifiche e i diplomi professionali ottenuti al termine dei percorsi di istruzione e formazione professionale sono titoli di studio interconnessi nel Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali.
Per gli studenti con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento, la certificazione delle competenze viene redatta con adeguamenti mirati, in coerenza con gli obiettivi specifici del Piano educativo individualizzato (PEI) o del Piano didattico personalizzato (PDP), che prevede misure dispensative e/o strumenti compensativi.
Parole chiave sulla Competenza:
- Competenza: capacità comprovata di impiegare, in contesti lavorativi, educativi o nello sviluppo personale e professionale, un insieme strutturato di conoscenze e abilità acquisite attraverso l’apprendimento formale, non formale o informale.
- Apprendimento Formale: apprendimento che avviene all’interno del sistema educativo e formativo ufficiale.
- Apprendimento Non Formale: apprendimento volontario che si svolge al di fuori del sistema educativo formale.
- Apprendimento Informale: apprendimento che avviene attraverso le attività quotidiane e le interazioni sociali, indipendentemente da un intento educativo esplicito.
Commenti
Posta un commento