I disturbi dell'età evolutiva. Cosa sono e quali sono.



I disturbi dell’età evolutiva riguardano importanti cambiamenti che avvengono durante la crescita di ogni individuo. Questi cambiamenti coinvolgono aspetti fisici, comportamentali, affettivi ed emotivi. È fondamentale distinguere tra disturbi che riguardano lo sviluppo del sistema nervoso e quelli di origine emotiva e relazionale.

Possono essere suddivisi in tre categorie come di seguito spiegato.

Disturbi del neurosviluppo: I disturbi del neurosviluppo, noti anche come disturbi dello sviluppo neurologico, riguardano il sistema nervoso e possono interferire con l’acquisizione, la ritenzione o l’applicazione di abilità specifiche o serie di informazioni. Questi disturbi possono coinvolgere disfunzioni dell’attenzione, della memoria, della percezione, del linguaggio e dell’interazione sociale. Alcuni esempi includono:

  1. Disabilità intellettive: Coinvolgono compromissioni dell’intelligenza e delle abilità cognitive. L’intervento può includere supporto educativo e comportamentale.
  2. Disturbo dello spettro dell’Autismo: Riguarda difficoltà nella comunicazione e nell’interazione sociale. L’intervento si basa su terapie comportamentali e di comunicazione.
  3. Disturbo della comunicazione: Coinvolge problemi nel linguaggio e nella comunicazione. La terapia del linguaggio e l’intervento educativo sono utili.
  4. Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (DDAI): Si manifesta con difficoltà di concentrazione e iperattività. L’intervento può includere terapie comportamentali e farmacologiche.
  5. Disturbo specifico dell’apprendimento: Include dislessia, disortografia e discalculia. L’intervento si concentra su strategie di apprendimento personalizzate.
  6. Disturbi del movimento: Coinvolgono problemi nella coordinazione motoria. L’intervento può includere terapie fisiche e occupazionali.

Disturbi depressivi:

  • Depressione infantile: Comporta sintomi come tristezza, irritabilità, perdita di interesse e scarsa capacità di concentrazione. La terapia cognitivo-comportamentale è efficace.
  • Disturbo da disregolazione dell’umore dirompente: Coinvolge episodi di estremo discontrollo comportamentale legati all’umore. La terapia comportamentale e il supporto familiare sono utili.

Difficoltà emotive e relazionali:

  • L’irritabilità e la perdita di interesse possono essere affrontate attraverso il supporto psicologico e strategie di coping. Il coping è un concetto utilizzato in psicologia per indicare una serie di comportamenti messi in atto dagli individui per affrontare, gestire e minimizzare situazioni stressanti o conflittuali. In altre parole, il coping rappresenta le strategie di adattamento e risposta che una persona può adottare quando si trova in condizioni di stress di varia natura.

Interventi terapeutici:

  • La psicoterapia dell’età evolutiva è fondamentale. Lo psicoterapeuta valuta il funzionamento del bambino e propone un percorso terapeutico personalizzato. Gli strumenti includono osservazione, colloquio clinico, test psicodiagnostici e disegno.
  • Inoltre, la terapia cognitivo-comportamentale è efficace per i disturbi depressivi in età evolutiva, lavorando sulla gestione dei pensieri negativi.
  • L’intervento psicologico può variare da supporto preventivo a trattamenti specifici per i disturbi conclamati.

Occorre ricordare che ogni individuo è unico, e una valutazione professionale è essenziale per determinare il percorso di intervento più adeguato.

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