Le 16 strategie didattiche incentrate sull'alunno, le 10 strategie incentrate sul docente, i 14 strumenti che costituiscono strategie didattiche
Una strategia didattica è un piano d’azione complesso e strutturato che un formatore o un insegnante adotta per facilitare e ottimizzare il processo di apprendimento degli studenti. Questo piano include la selezione di metodi, tecniche, attività e risorse che sono coerenti con gli obiettivi di apprendimento prefissati e che tengono conto delle caratteristiche individuali degli studenti, come i loro stili di apprendimento, interessi e livelli di competenza.
Le strategie didattiche sono essenziali per:
- Guidare gli studenti attraverso il materiale di studio in modo efficace e efficiente.
- Stimolare l’interesse e la curiosità degli studenti verso l’argomento trattato.
- Promuovere l’interazione e la collaborazione tra studenti.
- Adattare l’insegnamento alle diverse esigenze e capacità degli studenti.
- Valutare il progresso degli studenti e fornire feedback costruttivo.
- Incoraggiare gli studenti a diventare apprendenti autonomi e critici.
Possono essere suddivise in due categorie principali:
Strategie centrate sul discente e sull’apprendimento: Conosciute anche come “learner centered”, queste strategie pongono l’accento sugli interessi e sulle esigenze del discente, facilitando un apprendimento più attivo e partecipativo.
Strategie centrate sul formatore e sui contenuti: Queste strategie si concentrano sulla trasmissione di contenuti da parte del formatore, lasciando al discente il compito di interpretarli e integrarli nel proprio processo di apprendimento.
Di seguito una spiegazione dettagliata di ciascuna strategia incentrata sul discente:
1. Lavori individuali: Attività svolte autonomamente da ogni studente per promuovere l’indipendenza e la responsabilità personale nell’apprendimento.
2. Interventi individualizzanti: Azioni mirate a rispondere alle specifiche esigenze di apprendimento di ciascun studente.
3. Lavori di gruppo: Attività collaborative che incoraggiano lo scambio di idee e il supporto reciproco tra studenti.
4.Ricerche guidate: Processi di indagine strutturati dal formatore per sviluppare competenze di ricerca e analisi critica
5. Attività progettuali: Progetti a lungo termine che richiedono pianificazione, ricerca e realizzazione pratica.
6. Esercizi differenziati: Compiti adattati ai diversi livelli di abilità degli studenti per garantire l’accessibilità dell’apprendimento.
7. Partecipazione a concorsi: Incentivazione della competizione sana e dello spirito di iniziativa attraverso la partecipazione a gare e competizioni.
8. Attività laboratoriali in classe o all’esterno: Esperienze pratiche che integrano la teoria con la pratica, sia in ambienti interni che esterni.
9. Attività di recupero: Supporto aggiuntivo per studenti che necessitano di rafforzare competenze o conoscenze specifiche.
10. Attività di consolidamento: Esercizi e attività progettate per rafforzare e fissare le conoscenze acquisite.
11. Attività di sviluppo: Iniziative volte a espandere ulteriormente le competenze e le conoscenze degli studenti.
12. Iniziative di sostegno: Supporto specifico per studenti con bisogni educativi speciali o difficoltà di apprendimento.
13. Visite e viaggi d’istruzione: Esperienze educative che si svolgono al di fuori dell’ambiente scolastico tradizionale.
14. Visite aziendali: Opportunità per gli studenti di osservare e apprendere direttamente dal mondo del lavoro.
15. Interventi di esperti su specifici argomenti: Lezioni o seminari tenuti da specialisti in determinate aree di conoscenza.
16. Partecipazione a cineforum, spettacoli, manifestazioni sportive: Attività extracurriculari che arricchiscono l’esperienza educativa attraverso la cultura e lo sport.
Ecco adesso alcune strategie didattiche incentrate sugli insegnanti:
Lezioni frontali: Questa è una strategia tradizionale in cui l’insegnante presenta i contenuti in modo diretto alla classe. È centrata sull’insegnante e mira a trasmettere informazioni chiave agli studenti.
Spiegazione e dimostrazione: L’insegnante spiega un concetto o una procedura e poi lo dimostra attraverso esempi o esercizi. Questo aiuta gli studenti a comprendere meglio e vedere l’applicazione pratica.
Domande e risposte: L’insegnante pone domande agli studenti per verificare la comprensione e stimolare la partecipazione attiva. Questo favorisce l’interazione e il coinvolgimento.
Feedback diretto: L’insegnante fornisce feedback immediato sugli sforzi degli studenti, sia positivo che correttivo. Questo aiuta gli studenti a migliorare e a comprendere meglio i propri errori.
Organizzazione del materiale: L’insegnante organizza i contenuti in modo logico e sequenziale per facilitare l’apprendimento. Questo può includere schemi, mappe concettuali o presentazioni strutturate.
Pianificazione delle lezioni: L’insegnante pianifica attentamente le lezioni, tenendo conto degli obiettivi di apprendimento, dei tempi e delle risorse disponibili.
Variazione delle attività: L’insegnante utilizza una varietà di attività, come discussioni di gruppo, esercizi pratici, giochi o quiz, per mantenere l’interesse degli studenti e favorire l’apprendimento.
Adattamento alle esigenze degli studenti: L’insegnante tiene conto delle diverse abilità, stili di apprendimento e interessi degli studenti, cercando di personalizzare l’insegnamento per ciascuno.
Creazione di un ambiente positivo: L’insegnante promuove un clima di classe positivo, in cui gli studenti si sentono a proprio agio per esprimere le proprie idee e fare domande.
- Lavori individuali: In questa strategia, l’insegnante pianifica attività che gli studenti svolgono autonomamente. Questo può includere compiti, esercizi o letture individuali. L’obiettivo è sviluppare l’indipendenza e la responsabilità degli studenti nell’apprendimento.
Gli strumenti che possono essere considerati strategie didattiche sono vari e possono essere impiegati in diversi modi a seconda degli obiettivi di apprendimento. Ecco un elenco di alcuni degli strumenti più comuni, con una breve spiegazione per ciascuno:
Libri di Testo: Forniscono una base di conoscenze strutturata e sono spesso il punto di partenza per l’apprendimento in aula.
Materiale Multimediale: Include video, audio e animazioni che possono arricchire l’esperienza di apprendimento rendendola più interattiva e coinvolgente.
Lavagna Interattiva: Uno strumento tecnologico che permette di visualizzare contenuti digitali e interagire con essi direttamente in aula.
Mappe Concettuali: Aiutano gli studenti a visualizzare le relazioni tra concetti diversi e a organizzare meglio le informazioni.
Piattaforme E-Learning: Sistemi online che offrono risorse didattiche, attività e la possibilità di tracciare il progresso degli studenti.
Simulazioni e Giochi Educativi: Strumenti che utilizzano la gamification per insegnare concetti complessi in modo divertente e interattivo.
Laboratori Pratici: Forniscono esperienze dirette e pratiche, essenziali per materie come le scienze e la tecnologia.
Esercizi e Compiti: Attività progettate per rinforzare e valutare la comprensione degli studenti su un argomento specifico.
Discussioni e Dibattiti: Incoraggiano gli studenti a esplorare diverse prospettive e a sviluppare competenze comunicative e critiche.
Progetti di Gruppo: Promuovono il lavoro di squadra e permettono agli studenti di imparare gli uni dagli altri.
Portfolio: Raccolte di lavori degli studenti che mostrano il loro progresso e le competenze acquisite nel tempo.
Autovalutazione e Peer Review: Strumenti che incoraggiano gli studenti a riflettere sulla propria performance e a fornire feedback ai compagni.
Ospiti e Esperti Esterni: L’intervento di professionisti del settore può fornire una prospettiva pratica e applicata sui temi trattati.
Visite Didattiche: Uscite sul campo che offrono esperienze di apprendimento in contesti reali.
Questi strumenti possono essere combinati e personalizzati per creare un ambiente di apprendimento dinamico e adattato alle esigenze degli studenti.
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